Cerebration 2015 – Concorso di idee-soluzioni relativamente all’ambito della accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale
Contesto del concorso di idee
· Nel corso del 2014 sono stati circa 60.000 i migranti richiedenti protezione internazionale in Italia, configurando quella che è stata spesso descritta essere una “emergenza” nazionale senza precedenti.
· La presente gara di idee è finalizzata a promuovere la partecipazione attiva di tutti i cittadini rispetto all’individuare micro-progetti soluzioni, per quelli che attualmente si configurano come i nodi maggiormente problematici affrontati dai migranti richiedenti protezione internazionale accolti nella attuale rete nazionale.
· La Cooperativa Sociale AltreStrade si offre di premiare, finanziare e collaborare alla realizzazione dei progetti selezionati nell’ambito dei propri servizi di accoglienza per migranti richiedenti protezione internazionale, gestiti per conto della Prefettura di Vicenza e della Cooperativa Città So.La.Re, a sua volta operante per conto delle Prefetture di Padova e Venezia.
· L’occasione è rivolta a chiunque - in forma singola o associata, costituita formalmente o informalmente - sia disposto a studiare i “problemi” descritti ed il loro contesto normativo ed operativo, a voler lavorare in questo ambito a livello professionale oppure a dare un contributo come privato cittadino.
Quali “problemi”?
L’Idea da proporre dovrà rappresentare la soluzione a uno o più dei seguenti “problemi”:
Problema n. 1 – termine-chiave: accelerazione dell’apprendimento linguistico
I migranti richiedenti protezione internazionale attualmente ospitati nel circuito di accoglienza hanno l’esigenza di sviluppare nel breve tempo abilità linguistiche che consentano loro di sviluppare e gestire relazioni di lavoro; i corsi strutturati e di gruppo non esauriscono l’esigenza di praticare la lingua quanto più possibile, ed allo stesso tempo tale esigenza si scontra con una alquanto diffusa ‘diffidenza’ verso i migranti, promossa dal risalto derivato dalla diffusione di ‘cattive notizie’ a loro riguardo.
La soluzione rispetto a questo problema dovrà proporre micro-progettualità a basso costo in grado di accelerare i tempi per l’apprendimento linguistico dei migranti, basate massimamente sull’attivazione di processi sociali coinvolgenti la società civile in modo tale da auto-mantenersi quanto più possibile al di là dell’intervento da parte degli operatori professionisti addetti alla accoglienza.
Problema n. 2 – termine-chiave: disponibilità di informazioni fondate ed aggiornate
Riferimenti normativi spesso incerti ed applicati secondo interpretazioni differenti comportano una diffusione di informazioni frammentarie e talvolta contradditorie tra i migranti ospitati in strutture di città, Province o Regioni diverse.
La soluzione a tale problema deve poter mettere in rete informazioni attendibili, accessibili e a basso costo, riferite non solo alla normativa che funge da vademecum, ma riferite anche a ciò che effettivamente avviene nello specifico territorio in cui sono inseriti.
Problema n. 3 – termine-chiave: ottimale uso del tempo a disposizione nell’attesa di una risposta alla richiesta di protezione che avanzano allo Stato Italiano
La normativa prescrive come i migranti in attesa di protezione internazionale non possano lavorare prima della risposta alla domanda stessa, oppure non prima di sei mesi dall’avvio della suddetta. Nel frattempo, anche in relazione alle informazioni circolanti sui media che concorrono al pregiudizio nei loro confronti da parte delle comunità locali, è difficilmente realizzabile che la loro giornata sia spesa attivamente in un progetto costruttivo per il loro presente e per il loro futuro.
Per la soluzione a tale problema si richiedono microprogetti di volontariato e/o micro-impiego caratterizzati in modo da impiegare massimamente il tempo a disposizione del migrante ed al contempo concorrere al riconoscimento del migrante come una risorsa per la comunità accogliente, all’interno della società civile, al di là quindi dell’ inquadramento istituzionale come volontari presso i Comuni che storicamente hanno rappresentato problemi a livello amministrativo il più delle volte configurati come insormontabili da parte delle Amministrazioni comunali stesse.
Problema n. 4 – termine-chiave: potenziamento del network di contatti e relazioni
La scelta o meno di rimanere in Italia dipende spesso dalla rete di relazioni che la persona migrante è riuscita a crearsi, sia tramite la promozione della stessa da parte della Cooperativa che gestisce il servizio, sia in virtù del proprio investimento in questo senso. La rete che il migrante costruisce anche in virtù di azioni propedeutiche di preparazione della comunità da parte della Cooperativa, è ciò che apre poi la possibilità al migrante di saper gestire in autonomia le proprie esigenze abitative e lavorative, potendo così non pesare sui sistemi di supporto assistenzialistico che viceversa queste esigenze richiederebbero. Al contempo si registra spesso una grande diffidenza della comunità locale e grandi difficoltà linguistiche dei migranti.
Per la soluzione a tale problema si richiedono microprogetti in grado di moltiplicare e potenziare le occasioni di contatto e interscambio tra il migrante e la comunità locale, con particolare riferimento alle esigenze abitative e lavorative.
Problema n. 5 – termine-chiave: creazione di un sistema di attestazione delle referenze lavorative e abitative
Spesso a livello lavorativo e abitativo si registra un’alta diffidenza verso il migrante, che a volte può essere superata dalla presentazione di solide e credibili referenze, che possono fare la differenza ben più della presentazione del curriculum vitae, spesso molto scarno.
La soluzione deve creare un sistema user-friendly per la creazione e consultazione di referenze relative ai migranti utenti del servizio (considerando il basso livello di scolarizzazione e alfabetizzazione informatica degli utenti), nonché caratterizzato da bassi costi di investimento e di mantenimento.
Requisiti trasversali cui le soluzioni devono rispondere:
1. Basarsi sulla conoscenza della normativa e degli attuali sistemi di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale; per una rassegna in questo senso si invita a consultare il sito http://www.meltingpot.org/ nella sezione “normativa”
2. Basarsi sul concetto di sostenibilità a lungo termine e di ottimizzazione del bilancio costi-benefici, dunque avere un costo limitato sia in assoluto sia in comparazione con i potenziali benefici generati
3. Basarsi quanto più possibile sull’attivazione della cittadinanza e l’utilizzo di volontari non specializzati ma al contempo fortemente motivati; in particolare, connesso a ciò, essere strutturata in modo da generare motivazione ed attrattività da parte di cittadini potenziali volontari
4. Basarsi su un uso innovativo della tecnologia già largamente disponibile, dunque a basso costo (es. in linea generale tutti i migranti minimamente alfabetizzati dispongono di smartphone)
5. Quanto più possibile essere strutturati in modo da intercettare trasversalmente più esigenze/problema
Premiazione: La premiazione avverrà domenica 24 maggio presso il CeRebration Fest #6, a partire dalle ore 17.15.
Il monte-premi ammonta a 500€ complessivi e la possibilità di vedere realizzata la propria idea, offrendo anche un’esperienza formativa rispetto a tale settore di intervento.
Tale premio potrà essere attribuito a uno o più team di progettazione a giudizio insindacabile della giuria di valutazione
A seguire, si terrà una conferenza e dibattito sul tema, che vedrà la presenza di ruoli esperti, operatori del settore e ruoli istituzionali, alla quale saranno invitati i team di progettazione partecipanti alla gara.
La giuria di valutazione sarà composta dai seguenti membri:
· Alessandro Conforti Di Lorenzo– Presidente Associazione Cerebration (PD)
· Dr. Cristina Landi – Consigliere di Amministrazione Cooperativa Sociale AltreStrade (PD) e Responsabile Servizi alla Persona per migranti richiedenti protezione internazionale a Padova e Venezia
· Dr. Barbara Laliscia – Presidente Cooperativa AltreStrade e supervisore ai servizi alla persona nell’ambito dell’accoglienza ai richiedenti protezione internazionale
· Dr. Angelo Mussoni – Amministratore Delegato Cooperativa Sociale AltreStrade e Responsabile Servizi di Accoglienza per migranti richiedenti protezione internazionale a Vicenza
· Prof. Gian Piero Turchi, Professore Associato di Psicologia delle differenze culturali e Psicologia della Salute, Università di Padova
Come partecipare?
Inviare una email a [email protected] ed [email protected]
1. entro il 15.05.2015
2. Allegare alla mail file contenente:
> descrizione elle soluzioni individuate ai problemi presentati;
> breve presentazione del gruppo,
> nome e cognome dei componenti, età e professione;
> scopo che ha guidato la scelta di partecipare;
> riferimenti telefonici e e-mail del referente del gruppo.
> Prendere parte al momento della premiazione che si terrà domenica 24 maggio 2015 a partire dalle 17.15
Per eventuali richieste / info:
[email protected]
[email protected]